Governo italiano promete uma "força tarefa" nos consulados brasileiros
Um exemplo da falta de capacidade dos consulados italianos no Brasil foi a expressao que a oficial de um dos comunes onde desenvolvo o trabalho de consultoria aos amigos usou:
- Porca miséria! Os consulados brasileiros estao "scherzando"?
A palavra scherzando poderia ser traduzida em bom portugues como um "tà de brincadeira?"
Pra tentar diminuir o scherzo dos consulados brasileiros o governo italiano criarà ainda este ano uma "força-tarefa" que consistira entre outras coisas no envio de 32 milhoes de euros e na contrataçao de 25 funcionarios de carreira e, entre estes 15 funcionarios especificos para o setor de cittadinanza.
Esta noticia foi dada atraves de uma carta que o vice ministro Franco Danieli enviou ao senador Edoardo Pollastri.
Ainda segundo o vice ministro a partir de agosto de 2008 serao contratados outros 150 funcionarios pra trabalharem nos consulados italianos do Brasil e da Argentina e com isso espera-se que sejam "destravados" diversos tramites burocraticos nestes consulados
Claro que ainda é muito cedo pra comemorarmos, mas depois de tantos "mandos e desmandos" dos consulados podemos dizer que existe uma luz no fim deste tunel...
Vejam o teor da carta abaixo:
Prot. 028/0023603
Roma, 21 gennaio 2008
Desidero innanzitutto ringraziarLa per il Suo forte e costante impegno in occasione dell’iter della Legge Finanziaria 2008 in Senato, che ha condotto all’approvazione dei necessari emendamenti in favore delle nostre collettività all’estero.
La disponibilità di risorse aggiuntive pari a 32 milioni di euro ha consentito di portare i vari capitoli del Ministero a livelli sufficienti per intraprendere, tra l’altro, le azioni di rafforzamento della rete consolare e di miglioramento dell’assistenza sanitaria agli indigenti, particolarmente in America Latina, che Lei aveva da tempo auspicato.
Il Ministero degli Esteri sta quindi predisponendo le misure necessarie per la costituzione, in Brasile e in Argentina, di “task forces” per lo smaltimento delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza giacenti da troppo tempo presso i nostri Consolati.
Posso già darLe un’idea alquanto precisa sull’ammontare di risorse umane che intendiamo impiegare a tale scopo: sono già stati pubblicizzati 25 posti aggiuntivi per impiegati di ruolo, di cui 15 da impiegare nel settore cittadinanza (gli altri saranno incaricati nel settore visti), che potranno prendere servizio già nei prossimi mesi, ai quali si aggiungeranno altri posti in 25 missioni lunghe (6-8 mesi), sempre di personale di ruolo, da destinare solo alle task forces cittadinanza.
Entro il prossimo mese di agosto prevediamo di completare le necessarie procedure concorsuali, da espletarsi nelle sedi interessate, per l’assunzione dei 150 contrattisti previsti dalla Legge 246 del 27.12.07, buona parte dei quali saranno destinati a prestare servizio nelle sedi brasiliane. Infine, onde assicurare un calibrato mix di tipologie professionali, stiamo disponendo l’assunzione di un consistente numero di personale interinale (i c.d. “digitatori”): a tale scopo è stato richiesto alle sedi interessate dal problema cittadinanza di evidenziare non solo il fabbisogno in relazione al numero di pratiche giacenti, ma anche la capacità di assorbimento nelle attuali condizioni logistiche.
Riguardo poi all’assistenza per gli indigenti, calcolati in 1200 in tutto il Brasile (529 a Rio, 292 a S. Paolo, 85 a Porto Alegre, 53 a Curitiba , 12 a Recife e 4 a Brasilia), desidero informarLa che, nelle more dell’approvazione in Parlamento del provvedimento relativo all’istituzione di un assegno di solidarietà, è mia intenzione procedere ad utilizzare le accresciute risorse del capitolo relativo all’assistenza diretta per corrispondere agli indigenti ultrasessantacinquenni nati in Italia una somma di importo massimo pari a 1.500 euro a titolo di “solidarietà”.
Sempre per alleviare le condizioni degli indigenti, ho dato indicazione di procedere in Brasile alla stipula di assicurazioni sanitarie sede per sede (in ragione delle difficoltà oggettive emerse per una unica iniziativa a livello nazionale), laddove se ne verifichino le condizioni cioè sistema sanitario locale insufficiente e contemporanea disponibilità di società di assicurazione a condizioni adeguate.
Infine, riguardo all’ipotesi da Lei ventilata di organizzare, con il sinergico apporto della DIGIT e della DGPC una rassegna di iniziative culturali di alto livello in Brasile, sono lieto di comunicarLe che i competenti uffici ministeriali valuteranno sin da ora una serie di progetti da inserire nella programmazione di una vasta rassegna che potremmo denominare “Italia in Brasile”.
Mi è gradita l’occasione per inviarLe i miei pi cordiali saluti,
Franco Danieli
In bocca al lupo!
Comentários
Postar um comentário